Anche quest’anno, come nel 2015, la Fondazione Argentina Bonetti Altobelli sostiene i Mondiali Antirazzisti, in programma dal 6 al 10 luglio 2016 a Bosco Albergati di Castelfranco Emilia, in provincia di Modena. L’iniziativa di sport e integrazione sociale e culturale organizzata da UISP giunge quest’anno alla 20ma edizione.
Un’edizione caratterizzata dall’attualità, tra Brexit, emergenza rifugiati, europei di calcio macchiati dalla violenza e casi di cronaca infuocata. Dice del calcio Carlo Balestri, ideatore dei Mondiali Antirazzisti: “Cresce il rischio emulazione, bisogna stare attenti a gestire con intelligenza gli eventuali episodi che potrebbero succedere ad ogni partita. La repressione è utile quando accadono fatti violenti ma sarebbe importante attivare un meccanismo di accoglienza, a disposizione dei tifosi che vanno a vedere le partite, che accomuni le tifoserie e accompagni gli ultras verso l’evento sportivo. Ai Mondiali Antirazzisti da venti anni noi accogliamo tutte le diversità, tutti i gruppi e le comunità sono rappresentati, dagli ultras ai migranti. È un vero laboratorio di intercultura, sport, socializzazione: è un esempio cui la stessa Uefa potrebbe ispirarsi maggiormente e sperimentare per le sue manifestazioni internazionali. Alimentare intorno agli eventi atmosfere di socialità e comunicazione abbassa il livello di aggressività, crescente tra i nuovi nazionalismi e favorisce un clima di scambio e amicizia”.
I Mondiali sono anche un’occasione di evasione per tanti: “I quattro giorni di tornei sportivi rappresentano per i rifugiati un’esperienza diversa da quel limbo in cui vivono senza sapere cosa aspettarsi dal futuro – dice Balestri – Quest’anno, inoltre, organizzeremo anche dei laboratori su sport e antirazzismo dedicati a circa 700 bambini da 6 a 11 anni”.