A partire da marzo 2013, Editrice Socialmente Srl ha messo in vendita libro e DVD del documentario “A casa non si torna“, realizzato da Lara Rongoni e Giangiacomo Di Stefano.
Il libro illustra i contenuti del documentario, con una presentazione di Anna Salfi, segretaria della Cgil Emilia-Romagna e presidente della Fondazione Argentina Bonetti Altobelli, che ne ha promosso la realizzazione, un’intervista a Susanna Camusso, segretaria generale della Cgil, interventi di Serena Sorrentino, segreteria nazionale Cgil, Elisabetta Marchetti, segretaria generale Camera del Lavoro territoriale – Cgil di Imola, Ivana Sandoni, responsabile coordinamento Donne Spi Cgil Bologna, Katia Graziosi, presidente Udi di Bologna, e Lara Rongoni.
Scrive Anna Salfi nella presentazione:
“Il documentario “A casa non si torna” vuole contrastare alcuni stereotipi in base ai quali, da un lato, si ritiene che le donne non svolgano lavori “pesanti” (da sempre le donne svolgono lavori pesanti e noi lo sappiamo bene) dall’altro che le donne non svolgano con piacere lavori considerati comunemente “maschili”.
Un film che vuole lasciare il segno del passaggio delle donne nella stessa vita sindacale, dove il nostro impegno spesso non è stato riconosciuto nella memoria collettiva ufficiale, mentre è stato ed è importantissimo.
Infine ci narra, attraverso lo scorrere della giornata, la vita, le difficoltà, le gioie di donne non comuni, che provengono e si inoltrano in percorsi diversi, ma con un unico denominatore: svolgono un lavoro considerato maschile, per scelta, con orgoglio, con consapevolezza e a tratti anche con felicità. Uno spazio che lega generi e generazioni nel comune impegno e che la Fondazione Argentina Bonetti Altobelli, voluta dalla Cgil dell’Emilia Romagna per curare la storia e la memoria sociale di questa regione, ha voluto sostenere anche per favorire la sedimentazione documentale dell’impegno delle donne. Oggi, sono in molti a dissertare sul lavoro delle donne e difficilmente si dà atto alla Cgil delle pressioni fatte in questi anni perché il lavoro ed il lavoro delle donne fosse al centro dell’agenda politica, ma in Cgil ci siamo abituate ed abituati.
E allora diciamo che nell’affermazione “A casa non si torna” ritroviamo anche la voglia delle donne di rimanere a lavorare, di salvare con il lavoro la propria professionalità ed anche la propria autonomia economica, di amare, desiderare essere madri e poter continuare a lavorare, di non poterne più del mancato riconoscimento del lavoro non pagato svolto tra le mura di casa e del precariato che ti rovina la vita, di non poterne più di un lavoro retribuito anche fino al 50% in meno degli uomini.
Non ci fermeremo. No, non ci fermeremo perché le disuguaglianze aumentano, perché le discriminazioni aumentano e questo per noi è inaccettabile. Occorre battersi perché si possa davvero dire alle donne del nostro Paese “A casa non si torna”.
Un ringraziamento speciale agli autori, Lara Rongoni e Giangiacomo De Stefano, e a Franca Rame. La sua partecipazione anche attraverso gli stralci dello spettacolo “Tutta casa letto e chiesa”, che già negli anni ’70 sceglieva lo strumento teatrale per denunciare la discriminazione sessuale, è un tangibile legame tra le generazioni e la dimostrazione di un impegno che parte da lontano e che non vogliamo venga spento”.
Libro e DVD del documentario sono in vendita al prezzo unico di 9,90 euro a questo indirizzo.
Scarica la scheda del libro a questo indirizzo.