PROFILO BIOGRAFICO
Maria Biggi nacque il 14 maggio 1874 a Piacenza da Giovanni e Giuditta Spelta. Aderì giovanissima al Partito socialista e, quasi ventenne, partecipò nel 1893 al Secondo Congresso del Psi in rappresentanza di Sissa - frazione di Sissa Trecasali in provincia di Parma. Qualche anno più tardi, prese parte ai moti del 1898 a Milano per i quali venne condannata a un anno di carcere. Nel 1900 fu nel Comitato socialista per l'organizzazione delle lavoratrici promosso da Anna Kuliscioff, cui presero parte anche Angelo Cabrini, Norina De Grandi, Ersilia Majno Bronzini, Santina Volonteri, Irma Melany Scodnik, Maria Bezzi, Carlotta Clerici, Paolina Schiff. Il 1901 fu l'anno in cui nacque a Milano la Federazione italiana delle Arti tessili e, mentre un'ondata di scioperi invadeva il paese, Maria organizzò la vertenza delle cravattaie che rimase l'unico sciopero significativo dell'omonima Lega, nell'anno successivo, tenne insieme a Claudio Treves un comizio rivolto ai sarti e alle sarte milanesi. Entrò nella Camera del Lavoro di Milano come esponente della Commissione statistica nel 1901 per divenirne, poco più tardi, nel 1902, la prima conferenziera stipendiata. Giornalista, collaborò con numerosi periodici fra cui: l'Avanti!, Il Tempo, La Lombardia, Il Lavoro, La Giustizia, Era Nuova. Si dimise dall'Avanti! quando la direzione del giornale passò nelle mani del leader della frazione intransigente Enrico Ferri. Fu autrice di diversi opuscoli di propaganda e del Canzoniere dei socialisti. Nel 1906 entrò nella Commissione nazionale femminile del Psi. Si trasferì in seguito a Roma, non più attiva politicamente. Sposò Angiolo Cabrini con il quale collaborò politicamente e dal quale ebbe due figlie. Di seguito si legò a Bartolomeo (Meuccio) Ruini che fu parlamentare ed esponente radicale del Partito democratico del Lavoro dopo la rottura con il Partito socialista e dal quale ebbe altri due figli Anna nata nel 1908 e Carlo nato nel 1914. Lo sposò nel 1938. Morì a Roma il 27 luglio 1963. |