PROFILO BIOGRAFICO
Nacque a Bentivoglio il 16 novembre del 1938 in una famiglia contadina antifascista da Gino, bracciante, e Lea Bonvicini, sarta. Ebbe un fratello di nome Carlo. Dopo aver conseguito il diploma di avviamento professionale a indirizzo commerciale presso l’omonimo Istituto di San Giorgio di Piano, nel 1953 entrò come dipendente nel sindacato dei pensionati della Cgil con l’incarico di operatrice polifunzionale. In quegli anni la Cgil era diretta a Bologna da Onorato Malaguti e proprio in Cgil incontrò Lorenzo Coi, delegato del sindacato dei trasporti, di seguito vicepresidente della Cotabo, la cooperativa dei taxisti bolognesi. Lo sposò e da lui ebbe due figli: Maritria e Daniele. Di temperamento energico e volitivo, era dotata di un particolare timbro di voce forte e stentoreo tanto che, nel 1953, in occasione delle elezioni politiche, quando in molte cittadine della pianura bolognese come quelle di Argelato, San Giorgio di Piano, Castello d’Argile fu inventato “Il giornale parlato” per sostenere la propaganda elettorale, Carla ne fu la voce e, dotata di megafono, contribuì così all'informazione e alla propaganda, arringando i cittadini dall'alto delle finestre delle Case del Popolo. Nel 1957, in pieno clima da “guerra fredda” fu invitata dalla segreteria della Camera del Lavoro di Bologna a rappresentare la città nella delegazione che avrebbe partecipato al Festival Mondiale della Gioventù per la Pace e l’Amicizia fra i Popoli a Mosca. Fu quella l’occasione di studiare e imparare la lingua russa, ma anche di apprendere della sua schedatura presso la Polizia come “individuo sospetto” per l’attività politica svolta, fatto che le avrebbe impedito la concessione del passaporto. Grazie all'interposizione di Giuliana Nenni, di cui era amica e che era figlia di Pietro Nenni, allora Ministro degli Esteri, riuscì ad ottenere un “passaporto diplomatico” per disposizione esplicita dello stesso Nenni. La Questura dovette accontentarsi di apporre nella pagina successiva “Passaporto per l’URSS e paesi di transito limitatamente ad un solo viaggio”. Furono un’esperienza e un viaggio unici per una giovane ragazza che influirono anche sul suo percorso di vita sindacale. Risale al 1958, infatti, la proposta che le fu fatta di entrare a tempo pieno “in esclusiva” nel Sindacato dei Tranvieri e dei Trasportatori, categoria sindacale nella quale svolse di seguito gran parte della sua attività e militanza. La guerra, la Resistenza e poi la Liberazione e i difficili anni ’50 segneranno molti degli episodi della sua vita battagliera. 7 luglio 1960: a seguito dell’eccidio perpetrato sotto il Governo Tambroni dalle forze dell’ordine, trovarono la morte cinque operai delle Officine Reggiane; a Carla su indicazione della Camera del Lavoro, toccherà fare il giro delle campagne a cavallo del suo “Morini rosso” - che i lavoratori della fabbrica Morini le avevano regalato - per avvisare i compagni dei fatti e dell’organizzazione dello sciopero generale conseguente. 2 agosto 1980: è ancora una volta la voce di Carla quella che, dalla Camera del Lavoro, mantiene i contatti con i soccorsi e gli operatori intervenuti dopo la strage alla stazione, Lorenzo è con il suo taxi tra questi. L’eloquio e la vivacità la resero cardine della categoria dei trasporti anche se il suo ruolo e la mancata adesione alle componenti storiche della Cgil ne limitarono l’accesso agli organismi politici. Di sensibilità socialista, si avvicinò al partito socialista di unità proletaria, Psiup. Solo molto più tardi, il fatto di non avere una tessera in tasca sarà superato e, dopo anni trascorsi in ruoli di assistenza presso Teorema Cgil, sarà chiamata ad avviare il primo ufficio di assistenza fiscale e diventerà riferimento per l’organizzazione degli uffici distaccati e la formazione degli operatori e continuò a collaborare con Teorema Cgil fino al 2001. Ci ha lasciati il 24 agosto 2020. |