COGNOME | Bambini |
NOME | Rosanna |
DATA DI NASCITA | 07/11/1942 |
LUOGO DI NASCITA | Orte (VT) |
DATA DI MORTE | |
LUOGO DI MORTE | |
STATO CIVILE | coniugata | TITOLO DI STUDIO | Diploma professionale |
PROFESSIONE | commessa |
APPARTENENZA POLITICA | |
ISCRIZIONE A UN PARTITO | Partito di unità proletaria; Manifesto |
ORGANIZZAZIONE SINDACALE | Cgil: Sindacato lavoratori commercio alberghi e mense; Sindacato lavoratori tessili e abbigliamento |
LUOGHI DI ATTIVITÀ | Bologna |
PROFILO BIOGRAFICO Rosanna Bambini è nata nel 1942 a Orte (Viterbo). I nonni, antifascisti di orientamento socialista, erano ferrovieri. Il padre entrato nel genio ferrovieri durante la guerra, all’indomani del conflitto fu reimpiegato come poliziotto. Rosanna, dopo la distruzione dell’abitazione durante i bombardamenti, visse con la famiglia in caserma. Dopo aver frequentato la scuola per segretaria d’azienda, venne assunta come impiegata alla Marzotto nel 1959. Dopo aver frequentato dei corsi per diventare commessa, divenne responsabile del reparto maglieria del “Fuso d’oro”. Nel 1966, venne richiesta come direttrice di una piccola boutique, ma l’esperienza durò poco a causa di reiterate forme di discriminazione di genere. Nel 1968, trovò lavoro presso un altro negozio, ma fu licenziata durante il periodo di prova per aver preso parte allo sciopero generale sulle pensioni. In seguito, venne assunta al grande magazzino Omnia, dove le venne affidato in gestione il reparto confezioni. Nel contesto di forte conflittualità della fine degli anni Sessanta, che vide moltiplicarsi gli scioperi anche nei grandi magazzini, Rosanna venne eletta come rappresentante della Cgil nella commissione interna dell’Omnia. Come delegata sindacale, si impegnò per il rinnovo contrattuale del 1969, per ottenere l’assemblea sindacale durante l’orario di lavoro, i passaggi di qualifica e un contributo dell’1% del salario lordo da devolvere alla costruzione di asili nido. L’irruzione della polizia durante uno sciopero di reparto, guidato da Rosanna in stato di gravidanza, diede origine a una interpellanza parlamentare. A metà anni Settanta, dopo essere stata attiva nelle lotte per il rinnovo del contratto di lavoro dei grandi magazzini del 1973, lasciò l’Omnia per divenire funzionaria del Sindacato del commercio, alberghi e mense (Filcams). Si occupò di molteplici settore, dalle realtà più piccole alle farmacie municipalizzate, ai depositi di medicinali, grandi aziende dell’alluminio e del rame, cooperative di consumo. Nei dieci anni in cui rimane alla Filcams, Rosanna fece parte della rispettiva segreteria, nonché del direttivo provinciale e nazionale. A metà anni Ottanta, passò al sindacato dei lavoratori tessili e dell’abbigliamento (Filtea), occupandosi in particolare della zona di San Donato e di aziende come la Marvel, La Perla. La gestione della flessibilità e i problemi occupazionali del settore caratterizzarono l’attività di Rosanna nella seconda metà del decennio. Nel 1989, concluse la sua esperienza di funzionaria sindacale, impiegandosi presso l’agenzia turistica del sindacato Cucets. Negli anni Novanta e Duemila, Rosanna si occupò seguì gli scambi promossi dalla Regione Emilia-Romagna con l’associazione degli emigrati italiani all’estero, collaborando anche all’organizzazione dei programmi di scambio culturale tra le associazioni giovanili dei sindacati europei. |
FONTI E BIBLIOGRAFIA
Fonti
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CREDITS |