Farolfi Maria (Franca) (1947-2020)

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COGNOME Farolfi
NOME Maria
DATA DI NASCITA 08/11/1947
LUOGO DI NASCITA Castel Bolognese
DATA DI MORTE 25/05/2020
LUOGO DI MORTE Imola
STATO CIVILE coniugata
TITOLO DI STUDIO Licenza di avviamento professionale
PROFESSIONE operaia
APPARTENENZA POLITICA comunista
ISCRIZIONE A UN PARTITO Manifesto; Partito di unità proletaria; Partito comunista italiano
ORGANIZZAZIONE SINDACALE Cgil: Federazione lavoratori chimici e affini; Sindacato lavoratori trasporti; Sindacato lavoratori commercio; Sindacato lavoratori legno edili e affini; Sindacato pensionati
LUOGHI DI ATTIVITÀ Imola
 
PROFILO BIOGRAFICO

Maria Farolfi, detta Franca, è nata nel 1947 a Castelbolognese. La famiglia di trasferì nell’imolese nell’immediato dopoguerra, dove il padre aprì un bar.

Dopo aver frequentato l’avviamento professionale, nei primi anni Sessanta Franca si impiegò dapprima come commessa e in seguito come operaia in un calzaturificio. Contestualmente, continuò a prestare la sua attività nel bar di proprietà dei genitori.

A metà anni Sessanta, entrò alla Cerim, una delle prime aziende ceramiche sorte nella zona depressa di Mordano. Nel contesto della fabbrica entrò in contatto per la prima volta con il sindacato, ancora minorenne prese parte al Congresso nazionale dei lavoratori chimici che sancì la nascita della Filcea. Iscritta al sindacato del 1966, all’indomani delle lotte del 1968 entrò dapprima nella commissione interna e in seguito nel consiglio odi fabbrica.

Fece la sua prima esperienza di funzionaria nel 1976, con un distacco sindacale di 6 mesi al sindacato chimici, al seguito del quale rientrò in fabbrica.

Nel 1977, la sua attività sindacale proseguì presso al Camera del lavoro di Imola, dove venne incaricata di occuparsi delle “piccole leghe” che all’epoca raggruppavano più comparti produttivi tra cui commercio, tessile, grafici.

Negli anni Settanta, Franca si occupò della contrattazione dell’organizzazione e dell’ambiente di lavoro, nell’ambito della più ampia mobilitazione sul tema della salute in fabbrica. Approfondì la sua formazione sindacale, prendendo parte ad un corso presso la scuola sindacale di Ariccia.

Dopo una breve parentesi al sindacato chimici, nel 1979 passò al sindacato dei trasporti (Filt), continuando ad occuparsi anche del commercio e di altre piccole categorie. Nel 1982, divenne funzionaria del sindacato edili (Fillea). Negli anni Ottanta, si impegnò anche sul tema della violenza contro le donne, che venne affrontato dalla Cgil promuovendo cicli di assemblee nelle fabbriche.

Nel 1984 si sposò e nel 1986 ebbe un figlio, in quello stesso anno si concluse il suo percorso negli edili e passò allo Spi.

Dopo poco divenne Segretario generale della categoria, incarico che mantenne fino a metà anni Novanta. Successivamente, fece parte della Segreteria della Camera del Lavoro di Imola. Dopo il 2000, anno del pensionamento, continuò a prestare la sua attività volontariamente allo Spi territoriale di Imola.

Morì a Imola il 25 maggio 2020.

 
FONTI E BIBLIOGRAFIA
Fonti
  • Questionario raccolto per il progetto Profili biografici di sindacaliste emiliano-romagnole (1880-1990), Fondazione Argentina Bonetti Altobelli.
  • Intervista collettiva effettuata da Eloisa Betti a Bologna il 14/06/2018.
   
 
IMMAGINI
 
LINK
CREDITS
scheda compilata da: Eloisa Betti