Collini Iolanda (1924-)

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COGNOME Collini
NOME Iolanda
DATA DI NASCITA 27/11/1924
LUOGO DI NASCITA Ferrara
DATA DI MORTE
LUOGO DI MORTE
STATO CIVILE
TITOLO DI STUDIO Licenza elementare
PROFESSIONE bracciante
APPARTENENZA POLITICA socialista
ISCRIZIONE A UN PARTITO Partito socialista italiano
ORGANIZZAZIONE SINDACALE Cgil: Federbraccianti; Sindacato pensionati; Sindacato del commercio
LUOGHI DI ATTIVITÀ Ferrara
 
PROFILO BIOGRAFICO

Iolanda Collini è nata a Ferrara nel 1924, da una famiglia di braccianti di orientamento socialista. Lei stessa si impiegò nel lavoro dei campi, terminati gli studi elementari.

L’impegno politico di Iolanda si dispiegò pienamente nell’immediato dopoguerra, quando divenne responsabile delle donne socialiste di Boara, la frazione di Ferrara dove abitava. Dalle sue memorie traspare l’importanza della partecipazione alle prime elezioni libere dell’Italia repubblicana (1946), alle quali anche le donne, ricorda, poterono esprimere il loro desiderio di libertà in opposizione al clima di repressione sperimentato durante il fascismo.

Nel 1947, Iolanda si iscrisse alla Federbraccianti e ne divenne attivista, tenendo i contatti tra i dirigenti locali della categoria (Boara) e la Camera del Lavoro di Ferrara. Nei primi anni del dopoguerra, contribuì, inoltre, all’organizzazione di riunioni e scioperi, con un’attenzione particolare alle rivendicazioni femminili: dalla parità salariale e di mansioni, al riconoscimento del valore del lavoro delle donne contadine.

Dal 1956 al 1958, fu la responsabile della Federazione ferrarese del Partito socialista, in seguito passò all’Unione donne italiane (Udi) sempre come funzionaria, dove rimase fino al 1961. Negli anni del boom, fu la prima donna a prendere la patente: guidare si era rivelato indispensabile per poter raggiungere anche le frazioni più sperdute del Ferrarese, organizzarvi riunioni e diffondervi la rivista “Noi Donne”.

Nel 1962, entrò come funzionaria al Sindacato del commercio di Ferrara, dove rimase fino al pensionamento, avvenuto nel 1980. In quegli anni, in particolare, seguì lo sviluppo dei magazzini della frutta, nei quali erano occupate prevalentemente donne e si adoperò sul fronte delle rivendicazioni legate a maternità e infanzia.

In seguito al pensionamento, si impegnò nel Sindacato pensionati, nelle cui leghe continuò ad essere attivista fino ai tardi anni Duemila.

 
FONTI E BIBLIOGRAFIA
Fonti
  • Memoria redatta da Iolanda Collini, raccolta da Susanna Garuti per il progetto Profili biografici di sindacaliste emiliano-romagnole (1880-1980), Fondazione Argentina Bonetti Altobelli.
 
IMMAGINI
 
LINK
CREDITS
scheda compilata da: Eloisa Betti