COGNOME | Pareschi |
NOME | Sandra |
DATA DI NASCITA | 16/01/1955 |
LUOGO DI NASCITA | Campinas (Brasile) |
DATA DI MORTE | |
LUOGO DI MORTE | |
STATO CIVILE | coniugata | TITOLO DI STUDIO | Laurea in matematica |
PROFESSIONE | |
APPARTENENZA POLITICA | comunista |
ISCRIZIONE A UN PARTITO | Partito comunista italiano; Partito democratico della sinistra |
ORGANIZZAZIONE SINDACALE | Cgil: Ufficio Studi; Federazioni italiana lavoratori zucchero, industria alimentari e tabacco; Federazione italiana lavoratori agro-industria; Federazione impiegati operai metallurgici; Camera del Lavoro di Ferrara; Cgil Emilia-Romagna |
LUOGHI DI ATTIVITÀ | Ferrara, Bologna |
PROFILO BIOGRAFICO Sandra Pareschi è nata nel 1955 a Campinas (Brasile), da una famiglia di estrazione borghese. Il padre, di origine italiana, era di professione geometra e proprietario di un’azienda edile, mentre la madre, di origine brasiliana, era una pianista con alle spalle una formazione universitaria (non conclusa) in medicina. Sandra si trasferì in Italia all’età di 13 anni a seguito della famiglia. La prosperità economica di quest’ultima, a seguito di vicissitudini imprenditoriali sfavorevoli e della svalutazione del Real brasiliano, terminò bruscamente. La situazione, aggravata dalla morte del padre, spinse la madre di Sandra a impiegarsi dapprima come supplente di musica e, una volta terminati gli esami per ottenere l’equipollenza del titolo di studio, stabilmente come docente di musica. Sandra poté così, al pari delle sorelle, proseguire gli studi fino all’università, iscrivendosi a matematica. Lì entrò a far parte del movimento studentesco, avvicinandosi al Partito comunista e in seguito aderendo alla corrente de “Il Manifesto”. Negli anni Settanta, coniugò la militanza studentesca a quella nel movimento femminista, entrando a far parte del collettivo femminista ferrarese collegato a “Il Manifesto” e abitando per un breve periodo in una comune. Entrò in contatto con il sindacato nella seconda metà degli anni Settanta, per supportare alcune attività di ricerca promosse dall’Ufficio studi della Camera del Lavoro di Ferrara, fondato poco prima. A seguito dell’incontro con il sindacato interruppe gli studi, ripresi e poi conclusi solo nel 2003. Nel 1977, entrò a far parte stabilmente dell’Ufficio Studi della Camera del Lavoro di Ferrara, del quale dopo pochi anni assunse la direzione. Sull’onda della partecipazione al movimento femminista, Sandra prese parte, tra anni Settanta e Ottanta, alla riflessione sul rinnovamento delle strutture femminili all’interno del sindacato, in coincidenza con la creazione e istituzionalizzazione dei Coordinamenti donne. Nel 1985, passò al sindacato dei lavoratori dell’alimentazione (Filziat) che pochi anni dopo si unificò con la Federbraccianti dando origine alla Flai (Federazione lavoratori dell’agro-industria). Conclusa questa esperienza, dopo alcuni mesi passati in una delle Camere del Lavoro zonali di Ferrara, nel 1990 entrò alla Federazione operai impiegati metallurgici (Fiom). Vi rimase fino al 1998 e fu la prima donna a ricoprire il ruolo di Segretario generale nel Ferrarese, succedendo al marito, anch’egli sindacalista. Questa importante esperienza coincise per Sandra con la gravidanza e l’esperienza di maternità, cosa che le fece sperimentare la fatica di conciliare il mestiere di sindacalista e il ruolo di madre. Nel 1996, entrò a far parte della Segreteria della Camera del Lavoro di Ferrara, dove rimase fino al 2003. Nei primi anni Duemila ha assunto la presidenza della Ong Nexus Emilia-Romagna, l’istituto per la cooperazione allo sviluppo promosso dalla Cgil Emilia-Romagna, ruolo che tutt’ora ricopre. Nell’ultimo decennio, si è quindi occupata di politiche internazionali, dei temi della pace e della cittadinanza globale, aspetti già parte del suo bagaglio politico-culturale fin dagli anni Settanta, quando contribuì all’organizzazione delle numerose iniziative di solidarietà nei confronti degli esuli delle dittature sud-americane e non solo. Attualmente vive a Ferrara. |
FONTI E BIBLIOGRAFIA
Fonti
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