COGNOME | Bortolai |
NOME | Wanda |
DATA DI NASCITA | 06/06/1928 |
LUOGO DI NASCITA | Ostellato (FE) |
DATA DI MORTE | |
LUOGO DI MORTE | |
STATO CIVILE | coniugata | TITOLO DI STUDIO | Licenza elementare |
PROFESSIONE | bracciante |
APPARTENENZA POLITICA | socialista |
ISCRIZIONE A UN PARTITO | Partito socialista italiano |
ORGANIZZAZIONE SINDACALE | Cgil: Camera del Lavoro di Ferrara; Federbraccianti |
LUOGHI DI ATTIVITÀ | Ferrara |
PROFILO BIOGRAFICO Wanda Bortolai nacque nel 1928 a Ostellato, in provincia di Ferrara, da una famiglia di braccianti di tradizione socialista. Era la più giovane di sette fratelli e i suoi genitori erano più che quarantenni all'epoca della sua nascita. Completata la scuola elementare, a soli 11 anni iniziò a lavorare nei campi, anche lei come bracciante. Non avendo preso parte alla resistenza, la sua coscienza politica maturò nei primi anni del dopoguerra. Alla fine del conflitto si avvicinò al sindacato, frequentando le riunioni che si svolgevano presso la Lega braccianti di Dogato, una frazione del suo paese. Nel 1949 si sposò, trasferendosi presso la famiglia del marito a Portomaggiore. Poco dopo ebbe una bambina. Wanda divenne un'attivista nei primi anni Cinquanta, grazie alla maggior apertura della famiglia del marito, che le consentì una maggiore libertà di movimento. Nel 1950 divenne consigliere della Lega braccianti del suo paese e responsabile delle donne per il Partito socialista, a cui si era iscritta poco prima. Nei primissimi anni Cinquanta fu in prima fila nelle lotte agrarie che attraversarono il ferrarese. Nel 1952, su invito di Giuliana Nenni, frequentò un corso sindacale a Bologna, in seguito al quale entrò alla Camera del Lavoro di Ferrara. Dapprima divenne membro della Commissione femminile, poi lavorò in diverse categorie tra cui abbigliamento, alimentazione e commercio, per approdare nel 1962 alla Federbraccianti, sua categoria originaria. Wanda entrò a far parte della Segreteria della Federbraccianti e nel 1964 ne divenne Vice-segretaria, un incarico di grande responsabilità che le fu affidato previo un "esame" che accertò le sue competenze. Negli anni Sessanta, si impegnò in particolare nella battaglia per la parità salariale e di mansioni fra uomini e donne e per il varo del primo contratto nazionale della categoria. Continuò la sua attività alla Federbraccianti anche negli anni Settanta, passando all'Inca nel 1980. Vi rimase due anni, prima di andare in pensione. |
FONTI E BIBLIOGRAFIA
Fonti orali
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IMMAGINI |
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CREDITS |