Bignardi Assunta (1926-)

Proveniva da una famiglia di origine bracciantile e di tradizione socialista, ultima di 5 figli. Nata a San Felice sul Panaro nel 1926, si trasferì nel 1929 a Mirandola dove vivrà per buona parte della sua vita, ad eccezione del periodo 1938-1940 quando emigrò con la famiglia in Libia e del 1953 quando trascorse in Francia alcuni mesi per la campagna agricola delle barbabietole.

All'inizio degli anni Quaranta, una volta rientrata a Mirandola dalla Libia, iniziò a lavorare come mondina e proseguì il suo percorso lavorativo nei decenni successivi prevalentemente come bracciante, alternando il lavoro nei campi con altre attività come lavorante a domicilio e cuoca.

Nella seconda metà degli anni Cinquanta, dopo aver frequentato nel 1954 un corso sindacale a Gallo Bolognese, iniziò a svolgere attività sindacale a tempo pieno. Nel 1955, divenne Responsabile della Commissione femminile della Camera del Lavoro di Mirandola. Mantenne questo incarico fino al 1957, quando lo abbandonò in seguito alla nascita della prima figlia.

Dopo il 1957 non ricoprì più incarichi sindacali, pur mantenendo un legame con l'organizzazione e contribuendo alla realizzazione di attività di carattere locale in occasione dell'8 marzo o del 1 maggio.

Non ha mai ricoperto incarichi politici ma è stata a lungo iscritta al Pci, dopo una breve parentesi di adesione al Psiup a metà anni Cinquanta. Non si è mai sposata.

• Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Modena, Archivio Camera del lavoro di Modena.

• Assunta Bignardi, in Una generazione militante. La storia e la memoria dei sindacalisti modenesi, a cura di Lorenzo Bertucelli, Roma, Ediesse, 2004.