COGNOME | Argnani |
NOME | Laura Clementina Luigia Gaspare |
DATA DI NASCITA | 23/06/1865 |
LUOGO DI NASCITA | Faenza (RA) |
DATA DI MORTE | 1955 |
LUOGO DI MORTE | Bologna |
STATO CIVILE | coniugata | TITOLO DI STUDIO | Diploma in matematica; Diploma in fisica e scienze naturali |
PROFESSIONE | insegnante |
APPARTENENZA POLITICA | fascista |
ISCRIZIONE A UN PARTITO | Partito nazionale fascista; Partito fascista repubblicano |
ORGANIZZAZIONE SINDACALE | nessuna - esponente dei Fasci femminili e delle Massaie rurali |
LUOGHI DI ATTIVITÀ | Reggio Emilia, Emilia-Romagna, Italia |
PROFILO BIOGRAFICO Laura Clementina Luigia Gaspare Argnani nacque a Faenza il 23 giugno 1865. Il padre, direttore della galleria d’arte della città, aveva preso parte ad alcuni moti risorgimentali ed era stato sorvegliato speciale della polizia toscana quando viveva a Firenze dove aveva frequentato la scuola d’arte. Laura nacque dal matrimonio con Filippina Saleri e poté studiare grazie alla posizione e agli interessi culturali del padre. Laura Argnani ottenne due diplomi da insegnante presso l’Università di Roma – in matematica nel 1888 e dopo tre anni in fisica e scienze naturali – che le permisero di intraprendere la carriera di insegnante a partire dal 1886 a Campobasso. Proseguì il suo lavoro in diverse sedi scolastiche italiane fino al 1908, quando entrò in ruolo a Reggio Emilia, in qualità di preside della Scuola Normale Principessa di Napoli. Nel 1897 sposò Enrico Marani, cattolico praticante impiegato presso la stazione di Bologna per la Compagnie Internationale des Wagons-Lits; la coppia non ebbe figli. Trasferitasi a Venezia per lavoro nel 1919, Laura aderì al Fascio femminile locale; poi tornò a Reggio Emilia, dove lavorò fino al 1935. Durante la prima guerra mondiale Laura Argnani si prodigò a favore della mobilitazione a favore della patria impegnata nel conflitto, trasformando l'Istituto scolastico da lei diretto in un centro di propaganda nazionale, di confezionamento di indumenti per i soldati al fronte e di altre attività legate allo sforzo bellico. Si avvicinò al fascismo sin dai suoi esordi e ne condivise il modello della donna "moglie e madre esemplare", un modello che Argnani aiutò a propagandare e affermare. Si iscrisse al Partito fascista nel 1924. Nel 1929 assunse la guida dei Fasci femminili di Reggio Emilia come fiduciaria provinciale e nel 1937 divenne ispettrice nazionale dei Fasci femminili. Argnani rivelò delle notevoli doti di organizzatrice facendo crescere il numero dei Fasci femminili nella provincia e il numero delle iscritte a Fasci e organizzazioni collaterali che nel 1940 raggiunsero la ragguardevole cifra di 60 mila unità. Sotto la sua direzione furono organizzati corsi di vario tipo per le donne (da quelli di cucina a quelli per le visitatrici fasciste, da quelli per la preparazione alla vita nelle colonie in Africa a quelli di cucito, da quelli di igiene e puericultura a quelli sportivi per le più giovani): attività che dovevano formare la donna fascista, moglie e madre che non si occupava di politica, ma che credendo fermamente in Mussolini e nel fascismo accompagnava l'uomo e contribuiva alla realizzazione dell'idea totalitaria del regime. I Fasci femminili di Reggio Emilia si impegnarono anche nelle attività assistenziali rivolte alle madri e ai bambini, alle famiglie numerose e povere, ai combattenti in Africa e nella guerra di Spagna. Laura Argnani affiancò a queste anche delle vere e proprie lezioni di cultura e propaganda fascista rivolte alle donne. Nel giugno 1940 ricevette l’incarico di controllare l’attività delle sezioni delle Massaie rurali adoperandosi per indirizzare il lavoro dell'organizzazione in favore dell’autarchia e per sostenere la partecipazione dell'Italia al secondo conflitto mondiale. Dopo l’8 settembre 1943 aderì quasi ottantenne alla Repubblica sociale italiana. Alla fine della seconda guerra mondiale si ritirò in un convento bolognese, dedicando il resto dei suoi giorni alla preghiera. |
FONTI E BIBLIOGRAFIA
Fonti archivistiche
Fonti iconografiche
|
IMMAGINI |
LINK
|
CREDITS |