Debbi Giovanna (1931-)

E' nata a Spilamberto nel 1931 da una famiglia di origine mezzadrile di tradizione socialista e anti-fascista, i cui membri parteciparono alla resistenza nel modenese. Iniziò a lavorare nei campi fin da bambina.

Da giovanissima, Giovanna divenne attivista nella Federmezzadri, partecipando alle lotte agrarie del 1947-48 e rivendicando il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle donne contadine e, in particolare, l’abolizione delle regalie e l’istituzione dei servizi igienici nelle case coloniche.

Il suo ingresso al sindacato avvenne in seguito alla partecipazione nel 1952 a un corso sindacale, a seguito del quale divenne funzionaria della Federmezzadri. Nella prima metà degli anni Cinquanta, il suo impegno nel sindacato era strettamente connesso a quello nel Partito comunista, tanto che venne ripetutamente inviata in altre regioni (Umbria e Sicilia) per fare propaganda elettorale per il Pci.

Lavorò stabilmente al sindacato come funzionaria dal 1961 al 1976, ricoprendo vari incarichi nella Federazione lavoratori dell'abbigliamento, nella Federazione enti locali (oggi Funzione pubblica), nel Sindacato dei lavoratori del credito.

Abbandonò l'attività sindacale nel 1976, collaborando a partire dal 1984 con il Sindacato pensionati di Modena e successivamente con l’Auser.

Fonti archivistiche

• Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Modena, Archivio Camera del lavoro di Modena.

Bibliografia

• Flavia Pesce, Giovanna Debbi, in È brava, ma… Donne nella Cgil 1944-1962, a cura di Simona Lunadei,  Lucia Motti, Maria Luisa Righi, Ediesse, Roma, 1999.