Barbieri Vanda (1926-)

vanda-barbieri
COGNOME Barbieri
NOME Vanda
DATA DI NASCITA 9/11/1926
LUOGO DI NASCITA Ozzano dell'Emilia (BO)
DATA DI MORTE
LUOGO DI MORTE
STATO CIVILE divorziata
TITOLO DI STUDIO Licenza media
PROFESSIONE operaia
APPARTENENZA POLITICA comunista
ISCRIZIONE A UN PARTITO Partito comunista italiano
ORGANIZZAZIONE SINDACALE Cgil: Federazione lavoratori abbigliamento; Federmezzadri; Federbraccianti
LUOGHI DI ATTIVITÀ Bologna, Roma, Bergamo
 
PROFILO BIOGRAFICO

Vanda Barbieri è nata a Ozzano dell’Emilia (BO) nel 1926, da una famiglia di estrazione popolare: il padre era sarto e la moglie ne coadiuvava l’attività. Frequentò la scuola fino alla quarta elementare e a 12 anni iniziò a lavorare come donna di servizio.

Quando la famiglia si trasferì a Bologna, trovò lavoro in piccoli laboratori artigiani, dapprima un calzaturificio poi una pellicceria. Le dure condizioni di lavoro spinsero Vanda ad avvicinarsi al sindacato e a rifondare, nel 1946, la Commissione interna della pellicceria dove lavorava, nella quale venne eletta. Durante la lotta per ottenere il primo contratto provinciale delle pellicciaie, organizzò e coordinò la mobilitazione per conto della Camera del Lavoro di Bologna.

Nel 1948, a fronte delle difficoltà dell’azienda divenne funzionaria sindacale a tempo pieno presso la Federazione lavoratori dell'abbigliamento (Fila) di Bologna, entrando nella rispettiva segreteria. Contestualmente, si iscrisse al Pci e all’Ari (Associazione ragazze italiane).

Dopo aver frequentato la scuola del Partito comunista di Bologna nel 1949, tra il 1950 e il 1952 ricoprì vari incarichi nella Federazione del Pci di Bologna e di Bergamo, nonché all’Udi di Bologna. Nel 1952, si trasferì a Roma presso la Commissione femminile nazionale del Pci. Dal 1953 al 1960 fu nuovamente a Bergamo, impegnata presso la locale federazione. Si sposò nel 1954 ed ebbe una figlia nel 1956.

Tornata al  sindacato nel 1960, divenne Segretario generale della Fila di Bergamo, incarico che manterrà fino al 1964. In quello stesso anno si separò dal marito, ottenendo l’affidamento della figlia e trasferendosi nuovamente a Bologna.

Rientrata nella città emiliana, si divise tra l’Udi e il Pci  fino al 1967 quando fece rientro al sindacato.

Dal 1967 al 1970 fu funzionaria della Federmezzadri di Bologna, per proseguire poi  l’attività alla Federbraccianti provinciale fino al 1977, suo ultimo incarico sindacale.

Conseguirà la licenza media negli anni Settanta nell’ambito dei corsi per le 150 ore.

 
FONTI E BIBLIOGRAFIA
Fonti archivistiche
  • Associazione Paolo Pedrelli (Bologna) – Archivio storico sindacale, Archivio della Confederazione generale italiana del lavoro (Cgil), Camera del lavoro di Bologna
  • Associazione Paolo Pedrelli (Bologna) – Archivio storico sindacale, Progetto Memoria Orale, Vanda Barbieri
Bibliografia
  • Flavia Pesce, Vanda Barbieri, in  È brava, ma… Donne nella Cgil 1944-1962,  a cura di Simona Lunadei, Lucia Motti, Maria Luisa Righi, Roma, Ediesse, 1999, pp.432-36.
Fonti iconografiche
  • Immagine del profilo: Archivio fotografico Udi Bologna
   
 
IMMAGINI
 
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CREDITS
scheda compilata da: Eloisa Betti