COGNOME | Prandi |
NOME | Nella |
DATA DI NASCITA | 11/04/1924 |
LUOGO DI NASCITA | Reggio Emilia |
DATA DI MORTE | 07/12/2006 |
LUOGO DI MORTE | Bologna |
STATO CIVILE | coniugata | TITOLO DI STUDIO | nessuno |
PROFESSIONE | mezzadra |
APPARTENENZA POLITICA | comunista |
ISCRIZIONE A UN PARTITO | Partito comunista italiano |
ORGANIZZAZIONE SINDACALE | Cgil: Sindacato poligrafici e cartai |
LUOGHI DI ATTIVITÀ | Reggio Emilia, Bologna, Pavia, Milano |
PROFILO BIOGRAFICO Nella Prandi nacque nel 1924 a Reggio Emilia da una famiglia di mezzadri antifascisti. Frequentò le scuole fino alla quarta elementare, iniziando a lavorare nel podere della famiglia fin da piccola. L’ambiente familiare la mise in contatto con le idee socialiste fin da bambina, ma l’incontro con un bracciante antifascista, che aveva sperimentato il carcere, la spinse a interrogarsi sul problema delle diseguaglianze sociali. L’8 settembre 1943 fu un momento decisivo nella biografia di Nella, che a soli 19 anni entrò a far parte della 37ª Gap, con la quale mise a segno delle azioni volte a ostacolare la raccolta di generi alimentari per l’esercito tedesco, che venivano poi redistribuiti alla popolazione. Durante una di queste azioni venne ferita a una gamba, incidente che le lasciò strascichi permanenti. La partecipazione di Nella alla Resistenza fu cruciale non solo per la formazione della sua coscienza politica, ma anche per l’attività politico-sindacale che avrebbe intrapreso nel periodo post-bellico. È dalle sue stesse parole che si comprende come l’esperienza resistenziale, e il “portare i pantaloni”, siano stati fondamentali per maturare non solo quella sicurezza in se stessa che l’avrebbe accompagnata per tutta la vita, ma anche la consapevolezza della parità con l’altro sesso. All’indomani della Liberazione, iniziò la sua militanza attiva nel Partito comunista, collaborando alla costruzione delle sezioni del Pci nella Bassa, dove all’epoca abitava. Poco dopo divenne funzionaria del Pci bolognese ed entrò a far parte della rispettiva Commissione femminile, che diresse per un anno (1947). Nella seconda metà degli anni Quaranta, frequentò un corso alla scuola di partito di Reggio Emilia. Su richiesta di Luigi Longo, nel 1948 si trasferì in Abruzzo, nella zona del Fucino, per partecipare alla lotta agraria che si stava consumando nelle proprietà dei Torlonia. Lì conobbe il suo futuro marito, dal quale poco dopo ebbe una figlia. Il matrimonio, tuttavia, durò solo un paio d’anni. Terminata la lotta nel Fucino (1952), Nella venne inviata dal Pci in Lombardia, per seguire la campagna elettorale del 1953. L’anno successivo rientrò a Bologna, ma in seguito ad alcune tensioni all’interno della Federazione del Pci bolognese, venne assegnata alla cooperativa Steb. Divenuta responsabile della commissione interna della cooperativa, entrò a far parte del Sindacato dei poligrafici e cartai bolognesi e ne divenne funzionaria. Venne poi eletta nel direttivo nazionale dello stesso sindacato. Concluse la sua attività alla Federcoop di Bologna, dove rimase fino al pensionamento, avvenuto nel 1984. Si spense a Bologna il 7 dicembre 2006. |
FONTI E BIBLIOGRAFIA
Fonti archivistiche
Fonti iconografiche:
Bibliografia
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