COGNOME | Gessi |
NOME | Nives |
DATA DI NASCITA | 23/12/1923 |
LUOGO DI NASCITA | Argenta (FE) |
DATA DI MORTE | 21/06/1994 |
LUOGO DI MORTE | Ferrara |
STATO CIVILE | nubile | TITOLO DI STUDIO | nessuno |
PROFESSIONE | mondina; operaia |
APPARTENENZA POLITICA | comunista |
ISCRIZIONE A UN PARTITO | Partito comunista italiano |
ORGANIZZAZIONE SINDACALE | Cgil: Federbraccianti; Federbraccianti nazionale; Cgil nazionale |
LUOGHI DI ATTIVITÀ | Ferrara, Roma |
PROFILO BIOGRAFICO Nives Gessi nacque ad Argenta (FE) il 23 dicembre 1923, iniziò a lavorare giovanissima dapprima come mondina nelle campagne poi come operaia in fabbrica, esperienze che la spinsero a riflettere sulle condizioni di sfruttamento all’epoca presenti tanto nei campi che nelle fabbriche emiliano-romagnole. L’impegno politico di Nives maturò durante la Resistenza, quando prese parte all'attività partigiana come staffetta, prima nell’Argentano poi nella 28ª brigata Garibaldi e infine della 7ª Gap. Nell’immediato dopoguerra divenne responsabile femminile della Federazione del Pci di Ferrara, incarico che ricoprì fino al 1953. Contestualmente, svolse attività sindacale nell’ambito della Federbraccianti, occupandosi, in particolare, delle condizioni delle mondine e delle donne braccianti. Dal 1953 al 1961 fece parte della Segreteria della Federbraccianti nazionale e del Direttivo nazionale confederale della Cgil. In qualità di responsabile della Commissione femminile della Federbraccianti nazionale, si occupò delle lotte delle mondine nell’Italia settentrionale e di quelle delle raccoglitrici di olive e di arance nell’Italia meridionale. Nel 1962, rientrata a Ferrara, divenne Segretario generale della Federbraccianti ferrarese, incarico che ricoprì fino all’anno successivo quando entrò in Parlamento tra le fila del Partito comunista. L’esperienza parlamentare di Nives nella Camera dei Deputati si sviluppò nell’arco di un decennio, dal 1963 al 1972. In quegli anni, si impegnò per la riforma della legge del 1950 sulle lavoratrici madri e per l'approvazione della legge sugli asili nido, nonché per la riforma del diritto di famiglia portando avanti battaglie specifiche relative al ruolo delle donne nelle famiglie contadine. Nel 1972, rientrata a Ferrara divenne presidente dell’Alleanza Contadini, organizzazione federativa dei movimenti contadini e, poco dopo, assunse l’incarico di commissario regionale del Consorzio di bonifica dell’alto Ferrarese. Negli stessi anni fu consigliere dell’Ersa, l’ente regionale di sviluppo agricolo. Nel corso degli anni Ottanta, abbandonati gli incarichi politico-sindacali, divenne presidente dell’Anpi di Ferrara, suo ultimo incarico pubblico. Si spense a Ferrara il 21 giugno 1994. |
FONTI E BIBLIOGRAFIA
Fonti archivistiche
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