La conservazione del patrimonio storico del sindacato è il primo obiettivo della Fondazione Argentina Bonetti Altobelli.
La Fondazione non ha scopo di lucro e intende facilitare la conoscenza, la divulgazione e l’approfondimento della storia della CGIL, attraverso la valorizzazione del patrimonio storico ed archivistico del sindacato dell’Emilia Romagna conservato negli archivi storici delle Camere del Lavoro provinciali.
La Fondazione Argentina Bonetti Altobelli nasce su iniziativa della Cgil Emilia-Romagna e delle Camere del Lavoro di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Imola, Ferrara, Ravenna, Forlì, Cesena, Rimini, le Categorie regionali Cgil Emilia Romagna, che ne sono i “fondatori”.
Come da Statuto, la durata della Fondazione è illimitata ed esaurisce le proprie finalità esclusivamente nell’ambito territoriale della Regione Emilia-Romagna.
All’art. 2 si legge:
“La fondazione è stata concepita ed organizzata come servizio didattico e culturale a disposizione di quanti siano interessati a documentarsi sul sindacato e sui problemi sociali in Emilia Romagna, a studiare i caratteri, vicende e attività.
La Fondazione persegue le finalità della valorizzazione del patrimonio, storico e archivistico del Sindacato dell’Emilia Romagna, della promozione dell’attività di ricerca sulla storia del lavoro e del sindacato, di un confronto storico e scientifico rivolto anche ad una gestione coordinata con le altre organizzazioni sindacali del territorio.”
All’art. 3:
“Per il conseguimento degli scopi anzidetti potrà:
- valorizzare e incoraggiare lo studio di documenti, scritti, fotografie, ricerche, filmati relativi alla storia e alle iniziative svolte dal sindacato
- promuovere la conoscenza dei manoscritti e dei volumi inerenti alla sua attività
- affidare a scienziati, docenti, esperti, studi e ricerche nel campo documentale – storico – sociale e sindacale
- pubblicare studi alle predette ricerca
- promuovere, incoraggiare e aiutare ogni altra iniziativa diretta allo sviluppo degli studi sui temi della storia sociale e sindacale
- promuovere, coordinare ed organizzare convegni, manifestazioni culturali nazionali ed internazionali per il perseguimento delle suddette finalità
- realizzare, gestire, assumere il possesso a qualsiasi titolo
- acquistare beni mobili ed immobili, impianti, attrezzature e materiali utili e necessari per l’espletamento della proprie attività
- compiere operazioni bancarie, finanziarie, mobiliari ed immobiliari nonché richiedere sovvenzioni, fidi, contributi e mutui
- stipulare contratti e convenzioni con privati ed enti pubblici per lo svolgimento delle proprie attività
- stipulare atti e contratti, anche per il finanziamento delle operazioni deliberate, tra cui senza esclusione di altre, l’assunzione di mutui, a breve o a lungo termine, l’acquisto in proprietà o in diritto di superficie, di immobili, la stipula di convenzioni di qualsiasi genere
- amministrare e gestire i beni di cui sia proprietaria, locatrice o comodataria o comunque posseduti
- partecipare o concorrere alla costituzione di fondazioni, associazioni, consorzi o altre forme associative pubbliche o private, comunque volte al perseguimento degli scopi della Fondazione
- svolgere qualsiasi altra attività strumentale o accessoria o connessa agli scopi istituzionali.
Nello svolgimento delle attività strumentali la Fondazione tiene conto dell’assenza dei fini di lucro che caratterizzano la gestione dell’istituzione e può avvalersi di prestazioni di volontariato per il raggiungimento dei fini istituzionali.”
All’art. 5
“Gli Organi della Fondazione sono:
il Consiglio Generale
il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
Il Vice-presidente
Il Direttore
Il Collegio dei revisori dei Conti
Le norme di funzionamento dei predetti Organi sono regolate dallo Statuto.”