Barani Renza (1958 – )

2024 Renza barani
COGNOME Barani
NOME Renza
DATA DI NASCITA 07/10/1958
LUOGO DI NASCITA Castelvetro di Modena
DATA DI MORTE
LUOGO DI MORTE
STATO CIVILE coniugata
TITOLO DI STUDIO Diploma professionale
PROFESSIONE Segretariia d'azienda
APPARTENENZA POLITICA comunista
ISCRIZIONE A UN PARTITO Partito comunista italiano-PCI ; Democraici di Sinistra-DS; Partito democratico della sinistra-PDS; Partito democratico -PD
ORGANIZZAZIONE SINDACALE CGIL Camera del Lavoro di Modena; Fillea-Cgil di Modena
LUOGHI DI ATTIVITÀ Modena, Bologna, Roma
 
PROFILO BIOGRAFICO

Nata a Castelvetro di Modena (MO) il 7 ottobre 1958 in una famiglia di tradizione contadina da Guido e Agnese Càula, ultima di quattro figli. Il padre, con l’avvento della proto-industria manifatturiera nell’area modenese, abbandonò le campagne a seguito dell’assunzione come operaio presso la “Fornace Cavallini” di Castelvetro di Modena. Ebbe un fratello, Renzo, scomparso prima della sua nascita e due sorelle: Alda e Carla. Dopo aver frequentato le scuole dell’obbligo, fu la prima della famiglia a continuare gli studi superiori iscrivendosi all’Istituto tecnico professionale per Segretaria d’azienda. Nel 1973, alla morte del padre, il peso familiare si spostò sulle spalle materne e a Renza toccò contribuire al bilancio familiare. Costretta al lavoro anticipatamente, tuttavia, seppe completare gli studi superiori acquisendo il diploma di Segretaria d’azienda. Sin dalle prime esperienze lavorative, fu assunta come impiegata amministrativa nell’ambito del settore privato dove praticò per alcuni anni la professione fino all’assunzione, presso la Cgil – Camera del Lavoro di Modena. Qui venne destinata all’Ufficio paghe non prima di aver trascorso un periodo presso la Funzione pubblica Cgil di Modena dove fu impegnata nell’apparato tecnico dal 1978 al 1980. Giunta in Confederazione nel 1980 fu incaricata, in qualità di funzionaria sindacale con compiti organizzativi, presso la zona “Modena Centro” della Cgil di Modena città. L’articolazione in zone aveva fatto seguito al decentramento delle strutture sindacali decisa nel Convegno nazionale unitario di organizzazione che si era tenuto a Montesilvano (PE) nel novembre del 1979 e che era stato promosso dalla Federazione Cgil-Cisl-Uil. La Federazione unitaria era nata nel luglio di sette anni prima sull’onda della ripresa dei rapporti unitari tra le tre Confederazioni sindacali avvenuta a ventitre’ anni dalla rottura del 1948 e di cui fu protagonista non unico il Segretario generale della Cgil dell’epoca Luciano Lama. A distanza dalle scissioni sindacali del 1948 e 1949 che videro la nascita della Cisl e della Uil, la celebrazione unitaria del Primo maggio del 1971 aveva sancito la volontà di rilanciare una nuova attività unitaria volta a rispondere ai cambiamenti nazionali e internazionali della scena politico-sindacale che fosse in grado di dare risposte e rappresentanza alla nuova generazione di lavoratori e lavoratrici presenti nelle fabbriche, nella campagne, negli uffici. La tensione unitaria si tradusse in pratiche comuni e in scelte organizzative coerenti con i bisogni di proselitismo, ascolto, confronto e tesi a definire nuovi temi della rappresentanza sindacale tra cui, ad esempio, quello della sicurezza sul lavoro. Allo sviluppo di queste attività fu dedicata l’opera di Renza Barani in anni che lei stessa definì “…di grande formazione politica, anche grazie al confronto continuo interno finalizzato a definire al meglio la nostra proposta …”. Altro momento topico della sua esperienza sindacale fu quello del 24 marzo 1984, quando collaborò attivamente alla riuscita della Manifestazione nazionale degli autoconvocati di Roma organizzata contro l’accordo separato del 14 febbraio 1984, detto di San Valentino che, basato sulla proposta del Governo di centro sinistra guidato da Bettino Craxi, aveva tagliato di tre punti percentuali il sistema di indicizzazione dei salari, la cosiddetta scala mobile, segnando una profonda spaccatura all’interno del sindacato e della stessa Cgil. Contro il decreto del Governo la Manifestazione nazionale portò in piazza una moltitudine di persone, ma sancì la fine dell’unità sindacale e dell’esperienza della Federazione unitaria. L’attività sindacale di Renza Barani in Cgil terminerà all’interno della Confederazione nel 2008, dove era ritornata dopo un impegno decennale dal 1986 al 1996 svolto presso la FIllea Cgil di Modena come funzionario sindacale e componente di Segreteria. Il suo impegno sociale continuò presso la Federconsumatori di Modena divenendo Presidente dal 2009 al 2016, della Federconsumatori dell’Emilia-Romagna come Presidente dal 2020 al 2024 e della Federconsumatori nazionale come Vice-Presidente. Numerosi e ulteriori gli incarichi in Fondazioni dell’Emilia-Romagna come la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Fondazione Teatro Comunale di Modena nonché nel Comitato regionale dei Consumatori e utenti dell’Emilia-Romagna. Sposata, un figlio Luca Paradisi. Vive a Modena.
 
FONTI E BIBLIOGRAFIA
[Fonti: "Questionario raccolto per il Progetto “Profili biografici di sindacaliste emiliano-romagnole 1880-1980” Fondazione Argentina Bonetti Altobelli; Intervista a Renza Barani del 16 aprile 2024 raccolta da Anna Salfi Bibliografia: Massimo Massara, Claudio Schirinzi, Maurilio Sioli “Storia del Primo Maggio”, Longanesi & c:, Milano, 1978 ]
 
IMMAGINI
 
LINK
CREDITS
scheda compilata da: Anna Salfi