
COGNOME | Ghermandi |
NOME | Norma |
DATA DI NASCITA | 19/05/1912 |
LUOGO DI NASCITA | Bologna |
DATA DI MORTE | 26/05/1986 |
LUOGO DI MORTE | Bologna |
STATO CIVILE | nubile | TITOLO DI STUDIO | licenza elementare |
PROFESSIONE | operaia |
APPARTENENZA POLITICA | comunista |
ISCRIZIONE A UN PARTITO | Partito comunista italiano - Pci |
ORGANIZZAZIONE SINDACALE | Cgil - Manifattura tabacchi |
LUOGHI DI ATTIVITÀ | Bologna |
PROFILO BIOGRAFICO Norma Ghermandi, nacque a Bologna e ricevette i primi insegnamenti politici all'interno della famiglia, socialista e antifascista. Il padre Giovanni morì durante la prima guerra mondiale e la madre Adele Rizzoli, operaia fornaciaia, continuò la militanza socialista e antifascista. Lo zio materno, Alfredo Rizzoli, nel 1922 fu tra le prime vittime dello squadrismo fascista. Sin dalla metà degli anni Trenta fu attiva nelle iniziative del Soccorso Rosso per l'assistenza agli antifascisti in prigione o al confino, perseguitati dal regime di Mussolini tra cui Linceo Graziosi e Giorgio Scarabelli. Come operaia alla Manifattura Tabacchi di Bologna, organizzò le compagne di lavoro nell'opposizione al fascismo, costituendo una cellula comunista femminile all'interno della fabbrica. Alla data del 25 luglio del 1943 risulta essere stata tra i "Fiduciari di fabbrica" ovvero componente della cellula comunista di fabbrica della Manifattura tabacchi di via Riva Reno, incaricata di mantenere contatti diretti con i partigiani e della distribuzione della stampa clandestina in fabbrica. Nel corso del biennio 1943-1945, prima a Castenaso (BO), dove fu trasferito il suo reparto, e poi a Bologna, continuò l'attività di organizzazione delle lavoratrici per ottenere aumenti del salario e miglioramenti della mensa e delle condizioni di lavoro e, nel 1944, intensificò l'opera di propaganda antifascista all'interno della Manifattura, anche in contatto con il movimento partigiano. Fu tra le donne che favorirono il collegamento tra la manifestazione per la distribuzione del sale alla popolazione organizzata dai Gruppi di difesa della donna di Bologna il 3 marzo 1945 e lo sciopero delle lavoratrici della Manifattura Tabacchi che sorgeva nei presi dei magazzini del sale. Insieme con altre donne fu promotrice del Cnl e del Gruppo di Difesa della Donna di Bologna intestato a Irma Bandiera. Militò nella 1.ma Brigata Irma Bandiera Garibaldi.
Riconosciuta partigiana dal 18 settembre 1944 alla Liberazione. |
FONTI E BIBLIOGRAFIA
Albertazzi Alessandro,Arbizzani Luigi,Onofri Nazario Sauro, "Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese (1919-1945)", vol. III, in Dizionario biografico D-L, Bologna, Comune di Bologna, Istituto per la storia di Bologna, 1986, ad nomen; Bergonzini Luciano "Testimonianza di Norma Ghermandi", in La Resistenza a Bologna. Testimonianze e documenti, vol. III, Bologna, Istituto per la storia di Bologna, 1970, pp. 164-165; Gandolfi Raffaele "I fiduciari di fabbrica" - L'attività degli operai comunisti all'interno del sindacato fascista a Bologna, Edizioni Protagonisti, La Pietra, Milano 1980; Ropa Rossella e Venturoli Cinzia, "Donne e lavoro: un'identità difficile" - Lavoratrici in Emilia Romagna (1860-1960), Editrice Compositori, Bologna 2010.
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